Se un orientale leggesse questa ricetta probabilmente si sentirebbe “sdegnato” da tale versione, in realtà posso affermare che questa mia interpretazione degli involtini è davvero gustosa e, probabilmente, più adatta anche a quei palati poco esercitati all’etnico-orientale.
L’esecuzione è piuttosto semplice, richiede solo un po’ di attenzione ma certamente può essere fatta anche dai meno esperti.
Prendete le verdure, io ho usato carote (2), patata (1), porro (1) e cipolla dorata (1) e fate il tutto finissimo aiutandovi con delle grattugie apposite o con dei robot da cucina.
Fatele appassire per 10/15 minuti in olio di oliva, aggiungete poi un paio di cucchiai di salsa di soja (io ho usato quella della Kikkoman) e aggiustate con sale e pepe a vostro piacimento. Spengete e fate raffreddare per qualche minuto.
Prendete quindi la pasta fillo, ritagliatene dei rettangoli cm 15×10 circa e posizionate sopra un po’ delle verdure, cercate poi di chiudere bene gli involtini “spennellando” le superfici con un po’ di acqua e farina (miscelate 1 cucchiaio di farina+ 1 cucchiaio di acqua).
Una nota: ci sono varie tecniche per la ripiegatura della pasta fillo, io ho usato quella più semplice, in futuro ve ne spiegherò un’altra, quello che comunque è importante è che l’impasto sia ben sigillato all’interno in modo tale che l’involtino rimanga asciutto in sueprficie.
Una volta pronti fateli cuocere in abbondante olio di semi, state attenti perché la cottura sarà piuttosto rapida.
Serviteli poi accompagnati da salsa di soja servita a parte possibilmente.
Preparatene abbastanza perchè, come si è solito dire, uno tira l’altro!