Non sono amante del pesce, si vede dalle poche ricette “ittiche” che pubblico ma, fa eccezione la sogliola, in particolare alla cucinata alla “mugnaia” perchè, secondo me, è un pesce che non sa di pesce e quindi gradevole anche per chi non lo ama solitamente.
Personalmente compro i filetti già puliti in pescheria ma, se preferite, potete fare la medesima ricetta con i pesci interi e deliscarli successivamente alla cottura.
Un piccolo suggerimento che vi invito a seguire: per la cottura della sogliola usate il burro chiarificato, io ad esempio uso quello della Prealpi che trovo comunemente accanto al burro normale nel banco frigo. La differenza è notevole in quanto, essendo privato dell’acqua, manterrà meglio la temperatura, eviterà quindi di bruciare e, sopratutto, garantirà alle vostre sogliole una cottura uniforme e molto delicata.
Ecco cosa serve per 4 persone:
- N. 4 sogliole
- N. 100 gr di burro chiarificato
- N. 4 cucchiai di farina
- N. 1/2 limone strizzato
- N. 8 foglie di salvia
- Sale e pepe q.b.
Ecco come procedere.
Prendete i vostri filetti, lavateli sotto l’acqua corrente, scolateli e infarinateli da entrambi i lati avendo cura di togliere poi la farina in eccesso.
In una padella mettete il burro chiarificato a sciogliere insieme alla salvia. Quando inizierà a “frigolare” mettete i filetti.
Fateli cuocere e girateli una volta, aggiungete il limone strizzato (anche meno di mezzo se non ne siete amanti…), aggiustate di sale e pepe.
Servite i filetti ben caldi, accompagnandoli da verdure di stagione o un delicato purè di patate.