Spesso c’è in noi la strana idea che certi dolci appartengano solo alle pasticcerie e che, in casa, non si possano fare. La pasta choux è una di queste.
Mi ricordo benissimo quando, ancora fanciulla, tornavo la domenica mattina a casa dopo la messa delle 10.30 con il mio vassoino di paste comprate in pasticceria: le sceglievo bene, quelle alla panna per me e mia mamma, il dito alla crema per mio fratello, il budino di riso per la mia nonna e poi qualcun’altra in più che senza dubbio avrebbero incontrato il gusto di mio babbo. Fra le varie paste comunque non mancava mai un bignè: il bignè accontenta tutti bisogna dirlo, la farcia certamente diversifica i gusti di ciascuno di noi ma, oramai è usanza che, se vi vuol andare sul sicuro prensentandosi a casa come ospiti di qualcuno, si finisca prima o poi con un vassoio di bignè farciti.
Il bignè da sicurezza, ecco.
A volte mi sono ritrovata a comprare i sacchetti con i bignè pronti da riempirle poi magari con la crema fatta da me, ecco, ho capito che aveva poco senso la mezza misura, o li compri già fatti (dunque farciti) o te li fai totalmente da te.
Nel percorrere questa seconda strada i passaggi fondamentali sono due: fare il bignè e fare la farcia.
In questo post ci occuperemo del bignè, lascio la farcia a scelta vostra anche se nel blog, ricercando potete già trovare la ricetta della mia crema pasticcera.
Ecco cosa ci serve per circa 40 bignè:
- Gr. 150 farina
- Ml. 250 acqua
- Gr. 100 burro
- Gr. 15 zucchero
- N. 4 Uova
- Sale, 1 pizzico
Ecco il procedimento:
in una casseruola mettete acqua, burro, zucchero e sale. Portate a leggero bollore, versate in una volta sola tutta la farina e mescolate fino a quando l’impasto non si staccherà dalle pareti e dopo un paio di minuti spegnete e fate raffreddare l’impasto per almeno dieci minuti. Incorporate quindi un uovo alla volta, mi raccomando, non aggiungete l’uovo successivo fino a che il precedente non sarà ben amalgamato.
Una volta ottenuto un composto omogeneo inseritelo in una sac-a-poche (se non l’avete fate con un cucchiaio, non verranno perfetti nella forma ma pur sempre buoni!).
Prendete quindi la griglia del forno, copritela con la carta da forno e foratela in maniera casuale con i rebbi di una forchetta. Formate sopra la carta tante palline distanziandole almeno un paio di centimetri una dall’altra. Cuocete quindi in forno a 200° per i primi 10 minuti in modalità statica, poi altri 10 minuti in modalità ventilata: se trascorsi questi venti minuti vedete che sono troppo chiari lasciateli ancora qualche minuto ma, mi raccomando, vigilate bene perché faranno velocissimi ad imbrunire.
Una volta cotti al punto giusto toglieteli e fateli raffreddare almeno 30 minuti prima di procedere a riempirli. Potete conservarli per 2-3 giorni in un contenitore ermetico ma, ovviamente, essendo un prodotto senza alcun conservante, prima lo mangiate e più fragrante e buono sarà.
Io credo che prepararli da voi vi gratificherà molto, può darsi che i primi vi vengano un po’ storti nella forma o non omogenei nel colore ma perseverate, basta solo prendere confidenza col proprio forno e capire bene come distribuisce il calore.
Farete un figurone!